OSSERVATORIO
NAZIONALE SULL’AMIANTO
Presidenza
Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com
A
tutti i Dirigenti e Responsabili delle sedi
A
tutti gli iscritti e simpatizzanti
OGGETTO: Condivisione dei valori ideali e delle
iniziative del Prof. Franco Mandelli e della Associazione A.I.L. (Associazione
Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma).
Pregiatissimi
Signori,
in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto,
faccio seguito all’incontro di studio di ieri, per rimetterVi il mio intervento
dattiloscritto, e per invitare tutti i responsabili delle sedi
dell’Associazione, e i singoli iscritti e simpatizzanti, a partecipare a tutte
le iniziative dell’AIL, di cui è presidente il Prof. Franco Mandelli.
E’ di fondamentale importanza sostenere le attività dell’AIL
nell’interesse della salute individuale e collettiva, e per i valori altissimi
che l’Associazione esprime come proiezione dell’attività del Prof. Mandelli e
dei suoi collaboratori e volontari.
Saluti.
Roma,
10.07.2012
Avv.
Ezio Bonanni
Presidente Osservatorio
Nazionale Amianto
Resoconto dattiloscritto dell’intervento
dell’Avv. Ezio Bonanni all’incontro di studio del giorno 09.07.2012 presso
l’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” in San Felice Circeo
Ringrazio le associazioni per avere organizzato questo
meraviglioso incontro di studio, e dopo aver ascoltato l’intervento del Prof.
Franco Mandelli ritengo che null’altro possa essere aggiunto al tema del
rischio morbigeno legato all’esposizione all’amianto perché è emerso che oltre
alle classiche patologie cosiddette asbesto correlate (mesotelioma, tumore al
polmone, tumori delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale, asbestosi,
etc.) le fibre di asbesto determinano l’insorgenza anche di altre patologie tra
le quali le leucemie, i linfomi e i mielomi.
L’intervento del Prof. Franco Mandelli è stato emozionante
ed entusiasmante per la passione personale, morale e intellettuale, scientifica
e professionale, che egli ha dedicato e dedica alla lotta contro il cancro, per
la salute dei cittadini, e in definitiva per un mondo migliore.
Nel suo libro “Ho sognato un mondo senza cancro”, che io
ebbi occasione di leggere nell’immediatezza della pubblicazione, ho tratto
linfa vitale e motivo ispiratore del mio pensiero e della mia azione, come
professionista e come presidente dell’O.N.A..
Il libro racconta, propone, anzi ripropone, la lotta
personale del Prof. Mandelli per sconfiggere il cancro e salvare vite umane,
che è la sintesi dell’essenza stessa della società, o di quello che dovrebbe
essere l’essenza della società, come sintesi dell’essenza di ogni individuo,
nel quale si può specchiare l’essenza stessa di tutto il genere umano, della
lotta del bene per sconfiggere il male, della verità contro la menzogna, della
giustizia contro l’ingiustizia.
La sede di profitto ha imposto sacrifici umani: l’uso
dell’amianto, di cui si conosceva da oltre un secolo il danno che fosse capace
di provocare alla salute e all’ambiente, rispondeva ad esigenze di
arricchimenti, in una strada lastricata di tragedie e di lutti, e con costi
altissimi non soltanto morali e sociali, ma anche economici per le cure, per le
bonifiche, per le prestazioni previdenziali e assistenziali (oltre a una strage
silenziosa di migliaia di cittadini e lavoratori).
Molti associati mi hanno pregato di trasmettere il vivo
segno di ringraziamento al Prof. Franco Mandelli per l’attività che egli ha
svolto e che svolge, anche per molti che sono iscritti all’associazione O.N.A.,
dovendo precisare che tra coloro che sono stati esposti all’amianto c’è una
altissima, quanto sospetta incidenza, di leucemie, mielomi e linfomi, che
rendono plausibile (se non empiricamente dimostrato) quanto già
scientificamente affermato nella
pubblicazione “Patologie ambientali e lavorative” edito da Minerva Medica e che
ho scritto con il Prof. Giancarlo Ugazio, patologo generale dell’Università di
Torino, il quale ha condotto lunghe ricerche in materia, apprezzate anche negli
Stati Uniti d’America, in diversi nostri interventi, l’ultimo dei quali presso
la Facoltà di Medicina della Columbia University di New York
Auspichiamo che il Prof. Franco Mandelli la cui relazione è stata entusiasmante anche
per la puntigliosa e precisa puntualizzazione delle fonti scientifiche in
ordine al nesso causale tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza di
leucemie, linfomi e mielomi, spiegata in modo semplice e comprensibile a tutto
l’uditorio, possa autorizzare la pubblicazione del suo intervento nel nostro
sito internet e la diffusione a tutti gli associati oltre che alla diffusione a
tutti i componenti del nostro comitato tecnico scientifico nazionale.
Il Prof. Mandelli nella sua relazione ha precisato la
necessità di una diagnosi precoce e dunque di una prevenzione secondaria, tale
da permettere un intervento tempestivo, io vorrei andare oltre, e sottolineare
e chiedere con forza e trovare una convergenza di iniziative con l’A.I.L.,
l’abolizione dei limiti di soglia e l’obbligo della bonifica dell’amianto e
degli altri cancerogeni e patogeni dai luoghi di lavoro e di vita, perché
soltanto con la loro rimozione e quindi con la non inalazione e/o non
esposizione si può realizzare massimamente il precetto costituzionale di tutela
della salute come diritto soggettivo e interesse della collettività, e perché
il concetto di limite di soglia non tiene conto del fatto che comunque il
cancerogeno è dannoso per l’uomo, e perché, specialmente per quanto riguarda
l’amianto, non ci sono soglie sotto la quale non c’è rischio, e soprattutto
perché per chi è suscettibile, e per chi
si trova in particolari condizioni enzimatiche, può bastare anche una minima
dose per innescare il processo cancerogeno.
Inoltre, non si tiene adeguato conto del sinergismo e del
potenziamento che i cancerogeni inducono, se non altro per l’esaurimento degli
enzimi riparatori e/o per il successivo intervento del sistema immunitario.
Classico è l’esempio del fumo e dell’esposizione all’amianto
che moltiplica enormemente il rischio, fino a 50/60 volte, mentre invece ognuno
dei singoli cancerogeni, isolatamente, lo aumenta da 12 a 15.
Il Prof. Mandelli ha rievocato storie incredibili, e ci ha
entusiasmato con la sua visione positiva e la sua proiezione al futuro e mi
piace ricordare R. P. malato di mesotelioma in Treiste, all’età di 40 anni e
con figli piccoli, il quale essendo venuto a conoscenza del suo grave stato di
salute e della prognosi infausta, ha deciso di lottare contro il tumore, contro
la bestia che cercava di strappargli la vita, ed è vissuto fino a 43 anni,
venendo a mancare nell’estate del 2008: la sua forte determinazione gli ha
permesso di vivere 3 anni e 8 mesi dalla diagnosi e questo dimostra che
l’aspetto psicologico è fondamentale e attiva le difese immunitarie, ecco
perché come Osservatorio Nazionale Amianto assecondiamo la lotta per la vita,
contro la morte, sempre con la speranza per la vita terrena e per la vita
eterna.
Al centro della nostra azione c’è l’uomo, la dignità della
persona umana, e la capacità di vedere nell’altro un nostro fratello, e
concepiamo il diritto come ispirato dai valori millenari della cultura
giudaico-cristiana che debbono ispirare il legislatore e l’interprete, ecco
perché chiediamo con forza l’affermazione della prevenzione primaria,
attraverso l’abolizione e rimozione di tutti i cancerogeni, del rischio zero,
per tutelare l’ambiente e la salute prima della malattia e contro la malattia.
Il Santo Padre Benedetto XVI° il 27.04.2011 ci ha esortato
ad andare avanti nella nostra attività di tutela dell’ambiente e della nostra
salute e speriamo di poter avere l’indispensabile sostegno del Prof. Franco
Mandelli, sia come uomo che come scienziato, per debellare oltre alle leucemie,
ai linfomi e ai mielomi anche ogni altro tumore, ponendoci noi stessi, a nostra
volta, anche come portatori di quegli ideali di cui prima abbiamo enucleato
l’essenza e che condividiamo e che costituiscono la ragione d’essere anche
della nostra associazione.