martedì 31 luglio 2012

COMUNICATO STAMPA nuova denuncia per il caso Eternit Bagnoli







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Un atto di integrazione della denuncia-querela depositata il 2 aprile scorso, è stata consegnata al Pubblico Ministero del tribunale di Torino Raffaele Guariniello.  Mittente del documento Pasquale Falco, coordinatore del Comitato Vittime Amianto Eternit Bagnoli dell’Osservatorio nazionale Amianto, che ha richiesto di essere sentito urgentemente dal Procuratore, per rendere sommarie informazioni e chiarire ogni successivo aspetto della vicenda amianto all’ex Eternit di Napoli.
Pasquale Falco ha già depositato un voluminoso carteggio rivolto al Procuratore della Repubblica di Napoli, al Procuratore della Repubblica di Torino e al Procuratore Generale di Torino, perché suo padre è morto il 20 febbraio scorso per asbestosi. Qualche giorno prima, il 13 febbraio, mentre il Tribunale di Torino condannava Stephan Schmidheiny e Jean Louis De Cartier De Marchienne, proprietari dell’Eternit, per le ipotesi di reato di cui agli articoli 434 e 437 c.p., disastro doloso e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, colpevoli delle morti di migliaia di lavoratori della fabbrica di Casale Monferrato, il Tribunale di Napoli dichiarava prescritti, invece, i reati contestati per il periodo successivo al 13 agosto 1999, per quanto riguarda il caso Bagnoli. L’amianto, però, è presente, tutt’oggi, nella ex fabbrica Eternit a Napoli - come documentato dalle foto prodotte da Falco, scattate il 20 luglio scorso -. La presenza dell’amianto - sostiene Falco, assistito dall’avvocato Ezio Bonanni - esclude la prescrizione. Ingenti quantità di materiali di amianto, che si stanno sfibrando e contaminando ulteriormente l’intero territorio, con lesione dell’ambiente e della salute - è scritto nel ricorso - sono presenti anche nell’immediatezza del sito di Bagnoli, documentato da altre fotografie del 10 luglio scorso, che ritraggono il passaggio di un atleta sulla stessa strada in cui sono depositate le big bag di amianto, che da cui si evince che ignoti hanno spostato parte dell’amianto dall’interno del sito alla zona esterna dello stabilimento.
Roma, 31 luglio 2012
                                                                                     Gianni Avvantaggiato
                                                                                      Ufficio stampa    

COMUNICATO STAMPA nuova denuncia per il caso Eternit Bagnoli





mercoledì 25 luglio 2012

Notiziario dell'amianto


Verrà trasmesso oggi alle ore 13.30 il servizio di Roma Uno sull'amianto nell'asilo Cocco e Drilli.
Già in precedenza, la settimana scorsa, la giornalista Valentina Renzopaoli aveva rotto il velo di silenzio anche su un altro settore, cioè quello dell'amianto nella Guardia di Finanza.
Alleghiamo entrambi i link.
Saluti.
Aldo Guerrera
Vice presidente nazionale ONA 






giovedì 19 luglio 2012

Osservatorio Nazionale Amianto - Centro operativo di assistenza per i malati di mesotelioma








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L’Osservatorio Nazionale Amianto dispone da oggi di un Centro operativo di assistenza per i malati di mesotelioma; un mezzo per cercare di reagire all’assordante silenzio delle pubbliche istituzioni e al deserto umano e scientifico che c’è intorno a coloro che si sono ammalati di questa gravissima patologia.
Il coordinamento e la direzione del centro sono affidati al professor Luciano Mutti, che mette a disposizione la sua pluriennale esperienza internazionale in campo scientifico e nello specifico della Chirurgia toracica per la gestione del mesotelioma pleurico maligno. Presidente del GIME Gruppo Italiano Mesotelioma, membro di ERS/ESTS joint task force on diagnosis and treatment of spaontaneous pneumothorax, un’equipe operativa europea nata dalla joint venture delle due maggiori società che operano nel campo della patologia respiratoria: la European Respiratory Society (ERS) e la European Society of Thoracic Surgeons (ESTS); è anche membro del Comitato tecnico scientifico nazionale dell’ONA. Mission: curare e se possibile guarire chi è affetto da mesotelioma. L’assistenza sarà prestata gratuitamente - ha sottolineato lo scienziato -, secondo le modalità e con i termini che saranno stabiliti dallo staff, caso per caso.
«Purtroppo - commenta l’avvocato Ezio Bonanni presidente dell’ONA - dobbiamo lamentare l’inefficacia del governo che, oltre all’inadempimento degli obblighi di bonifica e di tutela della salute pubblica, mostra incapacità di mettere a frutto il lavoro delle nostre menti più brillanti: mi riferisco al professor Mutti, scienziato di fama internazionale e membro del Comitato tecnico scientifico nazionale dell’ONA che, peraltro, non figura nell’elenco dei consulenti del ministro della Salute Renato Balduzzi. Ne prendiamo atto e annunciamo che la nostra associazione, oltre a non demordere non solo in tema di prevenzione primaria e di diagnosi precoce, opera anche per la ricerca e la cura delle patologie asbesto correlate, tra le quali il mesotelioma. Ci tengo a dire - termina Bonanni - che questo centro si aggiunge a tutte le altre strutture dell’ONA e fornirà assistenza del tutto gratuita, secondo i principi e i valori propri delle nostre convinzioni, etiche e morali, umane e religiose».
Per contatti inviare una e-mail a luciano.mutti@hotmail.it oppure a osservatorioamianto@gmail.com

Roma, 19 luglio 2012
                                                                                     Gianni Avvantaggiato
                                                                                     Ufficio stampa      

Interrogazione organizzazione conferenza amainto


INTERROGAZIONE PARLAMENTARE A RISPOSTA SCRITTA

BIANCHI - AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, AL MINISTRO DELLA
                      SALUTE, AL MINISTRO DEL LAVORO

Premesso che:

il Ministro della Salute, Prof. Balduzzi, ha stabilito di celebrare la conferenza governativa sull’amianto i prossimi 22/24.11.2012 a Venezia, con presentazione il 17.09.2012 a Casale, senza alcuna interlocuzione con le Associazioni dei lavoratori e vittime dell’amianto e con l’Osservatorio Nazionale Amianto, con il quale pure si era incontrato il giorno 22.02.2012;

il Ministro della Salute sembra altresì circoscrivere il problema amianto alla sola Casale Monferrato o al più al territorio della provincia di Alessandria;

infatti, come riportato dal quotidiano La Stampa il giorno 16.07.2012, “a livello nazionale, il Ministro Balduzzi ha incontrato ieri (il 15.07.2012), in prefettura ad Alessandria, il «board» dei saggi, per la prima volta tutti insieme (e sono venuti tutti nonostante l’appuntamento domenicale, tranne Garattini impegnato a Parigi): hanno assunto formalmente il compito di predisporre, dal punto di vista scientifico, la griglia operativa della Conferenza governativa sull’amianto che si terrà a Venezia dal 22 al 24 novembre (la presentazione ufficiale avverrà il 17 settembre a Casale)”;

ancora: “Nel secondo incontro quello con i sindaci Giorgio De Mezzi di Casale ed Ernesto Berra di Occimiano, presidente del distretto sanitario, con l’assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, i manager dell’Azienda ospedaliera e dell’Asl, Nicola Giorgione e Paolo Marforio, con il direttore del Centro regionale amianto, Massimo D'Angelo, e due dirigenti del ministero della Salute si è anche parlato di soldi. Confermati - con l’autorizzazione del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini - i 25 milioni per le bonifiche, il cui arrivo sarebbe imminente, così come lo stanziamento di 4 milioni da parte del ministero della Salute per programmi di sanità pubblica e di ricerca. Inoltre, nel riparto nazionale delle risorse, che dovrebbe avere il via libera entro agosto, è di fatto già inserita l’assegnazione di 15 milioni riguardanti azioni per contrastare i tumori rari e 10 milioni per progetti regionali sulla sorveglianza epidemiologica di esposti all’amianto. Al Piemonte dovrebbero spettare circa 2 milioni, considerando che la «quota di accesso» è supergiù dell’8%”;

l’amianto è presente in tutto il territorio nazionale, e semina malattie e morte, e quindi è un problema che va affrontato a livello nazionale tenendo conto di tutte le realtà e di tutte le intelligenze e non soltanto di quelle piemontesi;

tra i cittadini e lavoratori della città di Crotone, come nel resto della Calabria, in seguito alla presenza di amianto nei siti produttivi, alcuni dei quali dismessi, si assiste giorno per giorno alla diagnosi di patologie asbesto correlate, molte delle quali ad esito infausto, eppure non c’è stata alcuna riunione, né i sanitari e i tecnici delle istituzioni calabresi sono stati tenuti in considerazione per la costituzione del gruppo di lavoro;

l’Osservatorio Nazionale Amianto, in Calabria come nel resto d’Italia, ha costituito delle strutture di assistenza, con le quali sostiene i malati di mesotelioma e di altre patologie asbesto correlate, in modo del tutto gratuito e senza contributi pubblici, con il semplice e solo volontariato e del comitato tecnico scientifico ne fanno parte scienziati del livello del Prof. Luciano Mutti (per quanto riguarda il mesotelioma), il Prof. Pietro Sartorelli (per quanto riguarda la medicina del lavoro), eppure il Ministro della Sanità, che pure aveva incontrato una delegazione, anche alla presenza dell’On.le Pippo Gianni, parlamentare nazionale, e membro di questa associazione, e del Presidente Avv. Ezio Bonanni, già in data 22.02.2012, e tuttavia non ha ricevuto alcuna comunicazione e non ha potuto rendere alcun contributo, sia nel momento della scelta dei cosiddetti saggi, sia nel momento propositivo delle iniziative;

la bonifica non può limitarsi al solo territorio casalese, ma deve essere approntata e messa in opera per tutto il territorio nazionale, in Calabria come in Sicilia, in Puglia come in Trentino Alto Adige, e per la scelta dei comitati scientifici e nella organizzazione riteniamo si debba procedere con regole di trasparenza, che tengano conto delle qualità tecniche e scientifiche, umane ed organizzative di tutte le forze in campo e di tutti coloro che operano per la tutela dell’ambiente e della salute;


si chiede di sapere se:
- il Presidente del Consiglio è a conoscenza di tutto ciò;
- il Ministro della Salute è a conoscenza del fatto che le vittime di patologie asbesto correlate ci sono in tutta Italia, ed in Calabria in modo particolare, e non soltanto in provincia di Alessandria;
- il Ministro della Salute ha selezionato il “board” dei saggi secondo criteri scientifici e di valutazione dei meriti professionali, o seguendo altri criteri e se altri quali;
-  il Ministro del Lavoro è a conoscenza del fatto che l’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito un centro operativo di assistenza per i malati di mesotelioma e ne ha affidato il coordinamento al Prof. Luciano Mutti;
- il Presidente del Consiglio è a conoscenza che tra i saggi indicati dal Ministro della Salute per lo studio sul mesotelioma non risultano i più illustri scienziati italiani e se sì quali iniziative intende intraprendere.



19/07/2012                                                                                sen. Dorina BIANCHI



Centro operativo di assistenza istituito dall'ONA per i malati di mesotelioma, con la direzione del Prof. Mutti e interrogazione parlamentare Sen. Dorina Bianchi




Istituito il centro operativo ONA per i malati di mesotelioma, con la direzione del Prof. Mutti, e con assistenza gratuita per i pazienti (comunicato stampa in allegato).
Interrogazione parlamentare della Sen. Dorina Bianchi, in relazione alla inefficacia delle attività del ministro Della Salute e in ordine alle doglianze dell'ONA.


martedì 17 luglio 2012

Comunicato ONA 17.07.2012 (II)



OSSERVATORIO NAZIONALE  SULL’AMIANTO
Presidenza Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com


L’Osservatorio Nazionale Amianto crea un centro operativo di assistenza per i malati di mesotelioma, a dargli sostegno il Prof. Luciano Mutti, membro del Comitato tecnico scientifico nazionale dell’O.N.A., presidente del GIME (Gruppo Italiano Mesotelioma) e scienziato di fama internazionale.

L’Osservatorio Nazionale Amianto crea un centro operativo di assistenza per i malati di mesotelioma, affidandone il coordinamento e la direzione al Prof. Luciano Mutti, che ha accettato di svolgere la sua attività e di mettere a disposizione il suo enorme bagaglio scientifico per curare e se possibile guarire coloro che sono affetti da mesotelioma.
Si tratta di un nucleo organizzativo, quello dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che cerca di reagire all’assordante silenzio delle pubbliche istituzioni e al deserto umano e scientifico che c’è intorno a coloro che si sono ammalati di questa gravissima patologia.
E’ stato chiamato a dirigere questa sezione il Prof. Luciano Mutti, il quale ha accettato l’incarico, e che sarà a disposizione di tutti i pazienti, anche quelli non iscritti all’Associazione, in modo assolutamente gratuito.
Tutti i pazienti o i loro familiari potranno contattarlo direttamente attraverso l’e-mail luciano.mutti@hotmail.it e/o tramite l’Osservatorio Nazionale Amianto all’indirizzo e-mail osservatorioamianto@gmail.com
L’assistenza sarà prestata gratuitamente, secondo le modalità e con i termini che saranno stabiliti dal Prof. Mutti e dai sanitari suoi collaboratori caso per caso.
Ci rendiamo conto che molto di più si può e deve essere fatto per questi pazienti, ma purtroppo dobbiamo lamentare la inefficacia dell’azione governativa, che oltre all’inadempimento degli obblighi di bonifica e di tutela della salute pubblica, mostra incapacità di mettere a frutto il lavoro delle nostre menti più brillanti: mi riferisco al Prof. Luciano Mutti, scienziato di fama internazionale, e membro del Comitato tecnico scientifico nazionale dell’O.N.A., che peraltro non figura nell’elenco di quegli esperti che risultano essere i consulenti del Ministro, e pur prendendone atto, annunciamo che la nostra associazione, oltre a non demordere non solo in tema di prevenzione primaria e di diagnosi precoce, ma anche per la ricerca e la cura delle patologie asbesto correlate, tra le quali il mesotelioma. E’ per questo che è stato istituito un centro di assistenza O.N.A. per i malati di patologie asbesto correlate, affidata alla direzione del Prof. Luciano Mutti. Ci tengo a dire che questo centro si aggiunge a tutte le altre strutture, e fornirà assistenza del tutto gratuita, secondo i principi e i valori propri delle nostre convinzioni, etiche e morali, umane e religiose”.
Analoghe ed ulteriori iniziative saranno attivate in tema di sorveglianza sanitaria e per altre patologie asbesto correlate, mentre prosegue la collaborazione con l’associazione AIL, presieduta dal Prof. Mandelli, per la lotta contro le leucemie, i linfomi e mieloma, rispetto ai quali comincia ad emergere il ruolo delle polveri e fibre di amianto.
Roma, 17.07.2012        
Ufficio stampa O.N.A. Nazionale

Comunicato ONA 17.07.2012



OSSERVATORIO NAZIONALE  SULL’AMIANTO
Presidenza Nazionale
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tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com


Il Tribunale di Velletri riconosce il “carcinoma uroteliale della vescica” quale patologia asbesto correlata di origine professionale in seguito ad esposizione ad amianto.

Il Tribunale di Velletri, con Sentenza n. 2471 del 2012, ha accolto le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni e ha riconosciuto la natura di malattia professionale asbesto correlata del carcinoma uroteliale della vescica che aveva colpito un lavoratore affetto da patologia asbesto correlata.
Così il dispositivo del Tribunale:
1) condanna l’Inail ad erogare in favore della parte ricorrente la rendita prevista dall’art. 13 lett. a) seconda parte d.l.g.s. n. 38/0 per un danno biologico pari al 25% in relazione alla malattia professionale carcinoma uroteliale della vescica …
Nella motivazione della Sentenza si fa riferimento al fatto che il dipendente avesse lavorato presso la Fonte Appia in Ciampino “dove è stato esposto per più di un decennio ad amianto, così come riconosciuto ai fini previdenziali …”: quindi il riconoscimento dei benefici previdenziali per effetto della Sentenza del Tribunale di Roma, che aveva accolto la domanda dell’Avv. Ezio Bonanni inoltrata in precedenza nei confronti dell’INPS per il prepensionamento (quando ancora il lavoratore era in buona condizione di salute), è stato il viatico per l’accoglimento della domanda nei confronti dell’INAIL.
La Sentenza del Tribunale di Velletri è fondamentale nella misura in cui in corretta applicazione del principio che non soltanto le patologie tabellate, ma anche tutte le altre, possono essere riconosciute come asbesto correlate, purchè si fornisca la prova del nesso di causalità, ed in questo caso il CTU incaricato ha confermato che a causare questa patologia vescicale è stato proprio l’amianto.
Si tratta di un significativo risultato - dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, legale della vittima, e presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto - in quanto non solo le classiche patologie, ma anche molte altre possono essere causate dall’amianto, ecco perché si impone la bonifica, come prevenzione primaria, l’unica in grado di tutelare effettivamente la salute, bene per il quale non c’è somma che possa ripagare la lesione”.
Roma, 17.07.2012                                                                                       Ufficio stampa O.N.A. Lazio

Notiziario dell'amianto - Centro di assistenza ONA per i pazienti affetti da mesotelioma, affidato al Prof. Mutti. Sentenza del Trib. di Velletri

Organizzato il centro di assistenza ONA per i pazienti affetti da patologie asbesto correlate.
Affidata la direzione del centro studi ONA (dipartimento mesotelioma) e centro assistenza ONA per il mesotelioma al Prof. Luciano Mutti.
Saranno organizzati analoghi dipartimenti e centri di assistenza anche per le altre patologie.
Intanto una buona notizia dal fronte giudiziario: il Tribunale di Velletri accoglie la richiesta dell'Avv. Ezio Bonanni e riconosce come asbesto correlato un tumore alla vescica.
Aldo Guerrera
Vice presidente nazionale ONA



sabato 14 luglio 2012

Comunicato ONA velodromo 13.07.2012



OSSERVATORIO NAZIONALE  SULL’AMIANTO
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Ulteriore successo per l’associazione Osservatorio Nazionale Amianto. Rinviato a giudizio il Dott. Russo Filippo.

Il GUP del Tribunale Penale di Roma dottor Di Grazia, ha disposto il rinvio a giudizio di Filippo Russo, imputato dei reati di cui agli artt. 449 e 434 c.p.. disastro colposo e disastro ambientale. La prossima udienza è stata fissata innanzi il 12 febbraio 2013, Giudice Dott. Coman.  La decisione del Giudice delle udienze preliminari fa seguito all’esposto depositato dall’Avv. Ezio Bonanni per conto di alcuni cittadini del quartiere Eur. In occasione della demolizione del Velodromo della Capitale, il 24 luglio 2008, secondo l’accusa, in qualità di direttore dei lavori per conto dell’EUR S.p.A. ha omesso di esercitare i dovuti controlli. Infatti, il velodromo è stato abbattuto con esplosivo; la nube dalla demolizione, che conteneva polveri di amianto, si è quindi diffusa nell’area circostante abitata mettendo a serio rischio la salute della popolazione residente. In particolare, secondo l’accusa, Russo ha omesso  di verificare sui progetti e sulla documentazione allegata, a disposizione dell’Eur, se nel corpo del Velodromo e in prossimità dei pilastri dove sarebbero poi state posizionate le cariche esplosive vi fossero tubature, condotte o comunque parti strutturali in amianto o cemento-amianto.
Nel corso dell’udienza, l’Osservatorio Nazionale Amianto si è costituito parte civile, assistito dagli avvocati Maria Linda Bruno e Alessandro Di Matteo.  Abitanti del quartiere ricorrenti sono assistiti dall’avvocato Ezio Bonanni, il quale fa sapere che citerà in giudizio anche il Comune di Roma e tutti gli altri enti quali responsabili civili e chiederà la condanna dell’imputato. Per il risarcimento dei cittadini sarà dato inizio a una class action.
Roma, 13.07.2012        
Dott. Gianni Avvantaggiato               
Ufficio stampa O.N.A.

Comunicato stampa ONA. Ulteriore successo dell'ONA. Rinvio a giudizio del Dott. Filippo Russo, per l'esplosione del velodromo - udienza dibattimentale per il giorno 12.02.2013 davanti al Tribunale Penale di Roma



Altro successo dell'ONA oggi: altro rinvio a giudizio dopo quello degli amministratori Atitech.
L'ONA, costituita parte civile nel procedimento penale a carico del Dott. Filippo Russo, ha ottenuto oggi dal GUP Dott. De Grazia del Tribunale Penale di Roma il suo rinvio a giudizio e citerà quali responsabili civili il Comune di Roma e l'ente EUR.
Sarà avviata una class action.
L'esposto fu depositato dall'Avv. Ezio Bonanni, per conto di alcuni cittadini già nel lontano 2008.
Si allega breve nota.
Aldo Guerrera
Vice presidente ONA ONLUS

Osservatorio Nazionale Amianto - Rinviati a giudizio per omicidio colposo dirigenti Atitech 13.07.2012




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Rinviati a giudizio. Il Tribunale Penale di Napoli ha accolto le richieste dell’avvocato Ezio Bonanni, difensore degli eredi di Aldo Converso e Pasquale Quattromani, entrambi dipendenti di Atitech, del gruppo Alitalia S.p.A., deceduti per mesotelioma causato dall’esposizione all’amianto a bordo degli aeromobili, nello svolgimento delle loro mansioni.
Mario Franchi, Claudio Carli, Franco Colagrande, Pasquale Intonti, Gaetano Galia, Mario Rosso, Ugo, Cucciniello, Umberto Sansone, Ernesto Sant'Elia, Vincenzo Fortunato, Gennaro Di Capua, Michelangelo Vitagliano, Alberto Testa, Maurizio Balestrieri, Salvatore Perna e Francesco Vitagliano, tutti imputati di omicidio colposo, dovranno comparire davanti al giudice per l’udienza dibattimentale del 17 giugno 2013. Il Tribunale ha accolto, tra le altre, la costituzione di parte civile dell’Associazione Osservatorio Nazionale Amianto che rappresenta le vittime, assistita dall’avvocato Paola Primon, rigettando le richieste degli imputati di ottenerne l’esclusione.
«È un provvedimento fondamentale per acquisire, in sede dibattimentale e nel contraddittorio - ha dichiarato l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’ONA e legale degli eredi Converso e Quattromani - altri elementi probatori della presenza di amianto nel settore aereo e del rischio cui sono stati esposti i dipendenti e i passeggeri; anche in relazione all’ulteriore esposto depositato dalle vittime, attinenti a profili di rischio ancora attuali.  Un particolare ringraziamento va all’avvocato Primon, che ha patrocinato l’Osservatorio Nazionale Amianto, per la tenace rappresentazione del valore collettivo dell’affermazione di giustizia in chiave prevenzionistica, rispetto al valore della pubblica incolumità che affonda le sue radici nell’art. 32 della Costituzione, di cui è proiezione».
L’avvocato Bonanni, ha preannunciato una class action nei confronti di Atitech e dello Stato per il risarcimento dei passeggeri di Alitalia, a causa della presenza di fibre di amianto, rispetto alle quali non c’è una soglia sotto la quale non c’è rischio e perché qualsiasi esposizione è dannosa.
Roma, 13 luglio 2012
                                                                                                Gianni Avvantaggiato
                                                                                                Ufficio stampa

Rinvio a giudizio amministratori Atitech: comunicato stampa ONA

Accolte le richieste dell'Avv. Ezio Bonanni!!!
Rinviati a giudizio i vertici di Atitech per i reati di duplice omicidio.
Questi i responsabili:
Mario Franchi, Claudio Carli, Franco Colagrande, Pasquale Intonti, Gaetano Galia, Mario Rosso, Ugo, Cucciniello, Umberto Sansone, Ernesto Sant'Elia, Vincenzo Fortunato, Gennaro Di Capua, Michelangelo Vitagliano, Alberto Testa, Maurizio Balestrieri, Salvatore Perna e Francesco Vitagliano, 

Sono accusati dalla Procura della Repubblica di aver determinato la morte di Quattromani Pasquale e Aldo Converso.
Auspichiamo che per i loro comportamenti ricevano la giusta punizione, e quindi la carcerazione, senza amnestie e senza indulti.
Invito l'associazione alla mobilitazione, e a denunciare tutti i responsabili per le morti di amianto.

Aldo Guerrera
Vice presidente nazionale ONA ONLUS

martedì 10 luglio 2012

Comunicato ONA Toscana asilo 10.07.2012



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Presidenza Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com


La Procura della Repubblica di Livorno accoglie l’istanza dell’Avv. Ezio Bonanni e autorizza le indagini difensive richieste dall’Osservatorio Nazionale Amianto sulla scuola Nibbiaia.

L’Osservatorio Nazionale Amianto aveva segnalato alla Procura della Repubblica la drammatica situazione relativa alla presenza di amianto presso la scuola Nibbiaia di Rosignano, confermata da analisi strumentali fatte eseguire dal Comune di Rosignano.
La scuola venne chiusa, anche grazie all’intervento dei genitori, e tuttavia sul velo di silenzio che rischiava di avvolgere l’intera vicenda, si è levato l’Osservatorio Nazionale Amianto, il quale aveva chiesto di essere autorizzato ad eseguire dei campionamenti e delle indagini sul terreno del giardino della scuola, e al diniego, l’Avv. Ezio Bonanni ha prodotto l’istanza al Pubblico Ministero che, dopo il colloquio di oggi, presso la Procura della Repubblica di Livorno, presso la quale per conto dell’Osservatorio Nazionale Amianto e su delega dell’Avv. Bonanni è intervenuta l’Avv. Isabella Sardella, ha autorizzato le indagini difensive, in contraddittorio con la ASL.
L’atto verrà notificato al Comune e alla scuola, e nei prossimi giorni la Dott.ssa Verduchi Patrizia, per conto dell’Osservatorio Nazionale Amianto e per conto dei genitori dei bambini, riuniti nel Comitato – Osservatorio Nazionale Amianto ONLUS – Comitato Provinciale Genitori degli Scolari esposti all’amianto in edifici pubblici – Regione Toscana, potrà acquisire questi campioni, e quindi stabilire l’entità del rischio morbigeno.
La nostra Associazione non demorderà, e verranno eseguite indagini difensive per conto delle parti offese, secondo quanto dispone il Codice di Procedura Penale - dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale delle vittime - e conformemente allo statuto dell’Associazione, che si propone tra l’altro di coadiuvare l’autorità giudiziaria nell’affermazione della verità e della giustizia”.
Rosignano, 10.07.2012
Ufficio Stampa O.N.A. Toscana
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Resoconto dattiloscritto dell’intervento dell’Avv. Ezio Bonanni all’incontro di studio del giorno 09.07.2012 presso l’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” in San Felice Circeo

Ringrazio le associazioni per avere organizzato questo meraviglioso incontro di studio, e dopo aver ascoltato l’intervento del Prof. Franco Mandelli ritengo che null’altro possa essere aggiunto al tema del rischio morbigeno legato all’esposizione all’amianto perché è emerso che oltre alle classiche patologie cosiddette asbesto correlate (mesotelioma, tumore al polmone, tumori delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale, asbestosi, etc.) le fibre di asbesto determinano l’insorgenza anche di altre patologie tra le quali le leucemie, i linfomi e i mielomi.
L’intervento del Prof. Franco Mandelli è stato emozionante ed entusiasmante per la passione personale, morale e intellettuale, scientifica e professionale, che egli ha dedicato e dedica alla lotta contro il cancro, per la salute dei cittadini, e in definitiva per un mondo migliore.
Nel suo libro “Ho sognato un mondo senza cancro”, che io ebbi occasione di leggere nell’immediatezza della pubblicazione, ho tratto linfa vitale e motivo ispiratore del mio pensiero e della mia azione, come professionista e come presidente dell’O.N.A..
Il libro racconta, propone, anzi ripropone, la lotta personale del Prof. Mandelli per sconfiggere il cancro e salvare vite umane, che è la sintesi dell’essenza stessa della società, o di quello che dovrebbe essere l’essenza della società, come sintesi dell’essenza di ogni individuo, nel quale si può specchiare l’essenza stessa di tutto il genere umano, della lotta del bene per sconfiggere il male, della verità contro la menzogna, della giustizia contro l’ingiustizia.
La sede di profitto ha imposto sacrifici umani: l’uso dell’amianto, di cui si conosceva da oltre un secolo il danno che fosse capace di provocare alla salute e all’ambiente, rispondeva ad esigenze di arricchimenti, in una strada lastricata di tragedie e di lutti, e con costi altissimi non soltanto morali e sociali, ma anche economici per le cure, per le bonifiche, per le prestazioni previdenziali e assistenziali (oltre a una strage silenziosa di migliaia di cittadini e lavoratori).
Molti associati mi hanno pregato di trasmettere il vivo segno di ringraziamento al Prof. Franco Mandelli per l’attività che egli ha svolto e che svolge, anche per molti che sono iscritti all’associazione O.N.A., dovendo precisare che tra coloro che sono stati esposti all’amianto c’è una altissima, quanto sospetta incidenza, di leucemie, mielomi e linfomi, che rendono plausibile (se non empiricamente dimostrato) quanto già scientificamente  affermato nella pubblicazione “Patologie ambientali e lavorative” edito da Minerva Medica e che ho scritto con il Prof. Giancarlo Ugazio, patologo generale dell’Università di Torino, il quale ha condotto lunghe ricerche in materia, apprezzate anche negli Stati Uniti d’America, in diversi nostri interventi, l’ultimo dei quali presso la Facoltà di Medicina della Columbia University di New York
Auspichiamo che il Prof. Franco Mandelli  la cui relazione è stata entusiasmante anche per la puntigliosa e precisa puntualizzazione delle fonti scientifiche in ordine al nesso causale tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza di leucemie, linfomi e mielomi, spiegata in modo semplice e comprensibile a tutto l’uditorio, possa autorizzare la pubblicazione del suo intervento nel nostro sito internet e la diffusione a tutti gli associati oltre che alla diffusione a tutti i componenti del nostro comitato tecnico scientifico nazionale.
Il Prof. Mandelli nella sua relazione ha precisato la necessità di una diagnosi precoce e dunque di una prevenzione secondaria, tale da permettere un intervento tempestivo, io vorrei andare oltre, e sottolineare e chiedere con forza e trovare una convergenza di iniziative con l’A.I.L., l’abolizione dei limiti di soglia e l’obbligo della bonifica dell’amianto e degli altri cancerogeni e patogeni dai luoghi di lavoro e di vita, perché soltanto con la loro rimozione e quindi con la non inalazione e/o non esposizione si può realizzare massimamente il precetto costituzionale di tutela della salute come diritto soggettivo e interesse della collettività, e perché il concetto di limite di soglia non tiene conto del fatto che comunque il cancerogeno è dannoso per l’uomo, e perché, specialmente per quanto riguarda l’amianto, non ci sono soglie sotto la quale non c’è rischio, e soprattutto perché  per chi è suscettibile, e per chi si trova in particolari condizioni enzimatiche, può bastare anche una minima dose per innescare il processo cancerogeno.
Inoltre, non si tiene adeguato conto del sinergismo e del potenziamento che i cancerogeni inducono, se non altro per l’esaurimento degli enzimi riparatori e/o per il successivo intervento del sistema immunitario.
Classico è l’esempio del fumo e dell’esposizione all’amianto che moltiplica enormemente il rischio, fino a 50/60 volte, mentre invece ognuno dei singoli cancerogeni, isolatamente, lo aumenta da 12 a 15.
Il Prof. Mandelli ha rievocato storie incredibili, e ci ha entusiasmato con la sua visione positiva e la sua proiezione al futuro e mi piace ricordare R. P. malato di mesotelioma in Treiste, all’età di 40 anni e con figli piccoli, il quale essendo venuto a conoscenza del suo grave stato di salute e della prognosi infausta, ha deciso di lottare contro il tumore, contro la bestia che cercava di strappargli la vita, ed è vissuto fino a 43 anni, venendo a mancare nell’estate del 2008: la sua forte determinazione gli ha permesso di vivere 3 anni e 8 mesi dalla diagnosi e questo dimostra che l’aspetto psicologico è fondamentale e attiva le difese immunitarie, ecco perché come Osservatorio Nazionale Amianto assecondiamo la lotta per la vita, contro la morte, sempre con la speranza per la vita terrena e per la vita eterna.
Al centro della nostra azione c’è l’uomo, la dignità della persona umana, e la capacità di vedere nell’altro un nostro fratello, e concepiamo il diritto come ispirato dai valori millenari della cultura giudaico-cristiana che debbono ispirare il legislatore e l’interprete, ecco perché chiediamo con forza l’affermazione della prevenzione primaria, attraverso l’abolizione e rimozione di tutti i cancerogeni, del rischio zero, per tutelare l’ambiente e la salute prima della malattia e contro la malattia.
Il Santo Padre Benedetto XVI° il 27.04.2011 ci ha esortato ad andare avanti nella nostra attività di tutela dell’ambiente e della nostra salute e speriamo di poter avere l’indispensabile sostegno del Prof. Franco Mandelli, sia come uomo che come scienziato, per debellare oltre alle leucemie, ai linfomi e ai mielomi anche ogni altro tumore, ponendoci noi stessi, a nostra volta, anche come portatori di quegli ideali di cui prima abbiamo enucleato l’essenza e che condividiamo e che costituiscono la ragione d’essere anche della nostra associazione.


Intervento dell'Avv. Bonanni incontro studio 09.07.2012



OSSERVATORIO NAZIONALE  SULL’AMIANTO
Presidenza Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com



A tutti i Dirigenti e Responsabili delle sedi

A tutti gli iscritti e simpatizzanti





OGGETTO:  Condivisione dei valori ideali e delle iniziative del Prof. Franco Mandelli e della Associazione A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma).


Pregiatissimi  Signori,
in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, faccio seguito all’incontro di studio di ieri, per rimetterVi il mio intervento dattiloscritto, e per invitare tutti i responsabili delle sedi dell’Associazione, e i singoli iscritti e simpatizzanti, a partecipare a tutte le iniziative dell’AIL, di cui è presidente il Prof. Franco Mandelli.
E’ di fondamentale importanza sostenere le attività dell’AIL nell’interesse della salute individuale e collettiva, e per i valori altissimi che l’Associazione esprime come proiezione dell’attività del Prof. Mandelli e dei suoi collaboratori e volontari.
Saluti.
Roma, 10.07.2012
                                                                                                 Avv. Ezio Bonanni
                                                                                                                                                                          Presidente Osservatorio Nazionale Amianto




Resoconto dattiloscritto dell’intervento dell’Avv. Ezio Bonanni all’incontro di studio del giorno 09.07.2012 presso l’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” in San Felice Circeo

Ringrazio le associazioni per avere organizzato questo meraviglioso incontro di studio, e dopo aver ascoltato l’intervento del Prof. Franco Mandelli ritengo che null’altro possa essere aggiunto al tema del rischio morbigeno legato all’esposizione all’amianto perché è emerso che oltre alle classiche patologie cosiddette asbesto correlate (mesotelioma, tumore al polmone, tumori delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale, asbestosi, etc.) le fibre di asbesto determinano l’insorgenza anche di altre patologie tra le quali le leucemie, i linfomi e i mielomi.
L’intervento del Prof. Franco Mandelli è stato emozionante ed entusiasmante per la passione personale, morale e intellettuale, scientifica e professionale, che egli ha dedicato e dedica alla lotta contro il cancro, per la salute dei cittadini, e in definitiva per un mondo migliore.
Nel suo libro “Ho sognato un mondo senza cancro”, che io ebbi occasione di leggere nell’immediatezza della pubblicazione, ho tratto linfa vitale e motivo ispiratore del mio pensiero e della mia azione, come professionista e come presidente dell’O.N.A..
Il libro racconta, propone, anzi ripropone, la lotta personale del Prof. Mandelli per sconfiggere il cancro e salvare vite umane, che è la sintesi dell’essenza stessa della società, o di quello che dovrebbe essere l’essenza della società, come sintesi dell’essenza di ogni individuo, nel quale si può specchiare l’essenza stessa di tutto il genere umano, della lotta del bene per sconfiggere il male, della verità contro la menzogna, della giustizia contro l’ingiustizia.
La sede di profitto ha imposto sacrifici umani: l’uso dell’amianto, di cui si conosceva da oltre un secolo il danno che fosse capace di provocare alla salute e all’ambiente, rispondeva ad esigenze di arricchimenti, in una strada lastricata di tragedie e di lutti, e con costi altissimi non soltanto morali e sociali, ma anche economici per le cure, per le bonifiche, per le prestazioni previdenziali e assistenziali (oltre a una strage silenziosa di migliaia di cittadini e lavoratori).
Molti associati mi hanno pregato di trasmettere il vivo segno di ringraziamento al Prof. Franco Mandelli per l’attività che egli ha svolto e che svolge, anche per molti che sono iscritti all’associazione O.N.A., dovendo precisare che tra coloro che sono stati esposti all’amianto c’è una altissima, quanto sospetta incidenza, di leucemie, mielomi e linfomi, che rendono plausibile (se non empiricamente dimostrato) quanto già scientificamente  affermato nella pubblicazione “Patologie ambientali e lavorative” edito da Minerva Medica e che ho scritto con il Prof. Giancarlo Ugazio, patologo generale dell’Università di Torino, il quale ha condotto lunghe ricerche in materia, apprezzate anche negli Stati Uniti d’America, in diversi nostri interventi, l’ultimo dei quali presso la Facoltà di Medicina della Columbia University di New York
Auspichiamo che il Prof. Franco Mandelli  la cui relazione è stata entusiasmante anche per la puntigliosa e precisa puntualizzazione delle fonti scientifiche in ordine al nesso causale tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza di leucemie, linfomi e mielomi, spiegata in modo semplice e comprensibile a tutto l’uditorio, possa autorizzare la pubblicazione del suo intervento nel nostro sito internet e la diffusione a tutti gli associati oltre che alla diffusione a tutti i componenti del nostro comitato tecnico scientifico nazionale.
Il Prof. Mandelli nella sua relazione ha precisato la necessità di una diagnosi precoce e dunque di una prevenzione secondaria, tale da permettere un intervento tempestivo, io vorrei andare oltre, e sottolineare e chiedere con forza e trovare una convergenza di iniziative con l’A.I.L., l’abolizione dei limiti di soglia e l’obbligo della bonifica dell’amianto e degli altri cancerogeni e patogeni dai luoghi di lavoro e di vita, perché soltanto con la loro rimozione e quindi con la non inalazione e/o non esposizione si può realizzare massimamente il precetto costituzionale di tutela della salute come diritto soggettivo e interesse della collettività, e perché il concetto di limite di soglia non tiene conto del fatto che comunque il cancerogeno è dannoso per l’uomo, e perché, specialmente per quanto riguarda l’amianto, non ci sono soglie sotto la quale non c’è rischio, e soprattutto perché  per chi è suscettibile, e per chi si trova in particolari condizioni enzimatiche, può bastare anche una minima dose per innescare il processo cancerogeno.
Inoltre, non si tiene adeguato conto del sinergismo e del potenziamento che i cancerogeni inducono, se non altro per l’esaurimento degli enzimi riparatori e/o per il successivo intervento del sistema immunitario.
Classico è l’esempio del fumo e dell’esposizione all’amianto che moltiplica enormemente il rischio, fino a 50/60 volte, mentre invece ognuno dei singoli cancerogeni, isolatamente, lo aumenta da 12 a 15.
Il Prof. Mandelli ha rievocato storie incredibili, e ci ha entusiasmato con la sua visione positiva e la sua proiezione al futuro e mi piace ricordare R. P. malato di mesotelioma in Treiste, all’età di 40 anni e con figli piccoli, il quale essendo venuto a conoscenza del suo grave stato di salute e della prognosi infausta, ha deciso di lottare contro il tumore, contro la bestia che cercava di strappargli la vita, ed è vissuto fino a 43 anni, venendo a mancare nell’estate del 2008: la sua forte determinazione gli ha permesso di vivere 3 anni e 8 mesi dalla diagnosi e questo dimostra che l’aspetto psicologico è fondamentale e attiva le difese immunitarie, ecco perché come Osservatorio Nazionale Amianto assecondiamo la lotta per la vita, contro la morte, sempre con la speranza per la vita terrena e per la vita eterna.
Al centro della nostra azione c’è l’uomo, la dignità della persona umana, e la capacità di vedere nell’altro un nostro fratello, e concepiamo il diritto come ispirato dai valori millenari della cultura giudaico-cristiana che debbono ispirare il legislatore e l’interprete, ecco perché chiediamo con forza l’affermazione della prevenzione primaria, attraverso l’abolizione e rimozione di tutti i cancerogeni, del rischio zero, per tutelare l’ambiente e la salute prima della malattia e contro la malattia.
Il Santo Padre Benedetto XVI° il 27.04.2011 ci ha esortato ad andare avanti nella nostra attività di tutela dell’ambiente e della nostra salute e speriamo di poter avere l’indispensabile sostegno del Prof. Franco Mandelli, sia come uomo che come scienziato, per debellare oltre alle leucemie, ai linfomi e ai mielomi anche ogni altro tumore, ponendoci noi stessi, a nostra volta, anche come portatori di quegli ideali di cui prima abbiamo enucleato l’essenza e che condividiamo e che costituiscono la ragione d’essere anche della nostra associazione.