A tutti gli organi di
informazione in elenco
Loro sedi
Un atto di integrazione della denuncia-querela depositata il
2 aprile scorso, è stata consegnata al Pubblico Ministero del tribunale di
Torino Raffaele Guariniello. Mittente
del documento Pasquale Falco, coordinatore del Comitato Vittime
Amianto Eternit Bagnoli dell’Osservatorio nazionale Amianto, che ha
richiesto di essere sentito urgentemente dal Procuratore, per rendere sommarie
informazioni e chiarire ogni successivo aspetto della vicenda amianto all’ex
Eternit di Napoli.
Pasquale Falco ha già depositato un voluminoso carteggio
rivolto al Procuratore della Repubblica di Napoli, al Procuratore della
Repubblica di Torino e al Procuratore Generale di Torino, perché suo padre è
morto il 20 febbraio scorso per asbestosi. Qualche giorno prima, il 13
febbraio, mentre il Tribunale di Torino condannava Stephan Schmidheiny e Jean Louis
De Cartier De Marchienne, proprietari dell’Eternit, per le ipotesi di reato di
cui agli articoli 434 e 437 c.p., disastro doloso e omissione dolosa di cautele
contro gli infortuni sul lavoro, colpevoli delle morti di migliaia di
lavoratori della fabbrica di Casale Monferrato, il Tribunale di Napoli
dichiarava prescritti, invece, i reati contestati per il periodo successivo
al 13 agosto 1999, per quanto riguarda il caso Bagnoli. L’amianto, però, è
presente, tutt’oggi, nella ex fabbrica Eternit a Napoli - come documentato
dalle foto prodotte da Falco, scattate il 20 luglio scorso -. La presenza
dell’amianto - sostiene Falco, assistito dall’avvocato Ezio Bonanni - esclude
la prescrizione. Ingenti quantità di materiali di amianto, che si stanno
sfibrando e contaminando ulteriormente l’intero territorio, con lesione
dell’ambiente e della salute - è scritto nel ricorso - sono presenti anche
nell’immediatezza del sito di Bagnoli, documentato da altre fotografie del 10
luglio scorso, che ritraggono il passaggio di un atleta sulla stessa strada in
cui sono depositate le big bag di amianto, che da cui si evince che ignoti
hanno spostato parte dell’amianto dall’interno del sito alla zona esterna dello
stabilimento.
Roma,
31 luglio 2012
Gianni
Avvantaggiato
Ufficio stampa
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