martedì 10 luglio 2012

Intervento dell'Avv. Bonanni incontro studio 09.07.2012



OSSERVATORIO NAZIONALE  SULL’AMIANTO
Presidenza Nazionale
Via Crescenzio, n. 2, 00193 - Roma
tel. 06 68890174 - 335 8304686
E-mail: osservatorioamianto@gmail.com



A tutti i Dirigenti e Responsabili delle sedi

A tutti gli iscritti e simpatizzanti





OGGETTO:  Condivisione dei valori ideali e delle iniziative del Prof. Franco Mandelli e della Associazione A.I.L. (Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma).


Pregiatissimi  Signori,
in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, faccio seguito all’incontro di studio di ieri, per rimetterVi il mio intervento dattiloscritto, e per invitare tutti i responsabili delle sedi dell’Associazione, e i singoli iscritti e simpatizzanti, a partecipare a tutte le iniziative dell’AIL, di cui è presidente il Prof. Franco Mandelli.
E’ di fondamentale importanza sostenere le attività dell’AIL nell’interesse della salute individuale e collettiva, e per i valori altissimi che l’Associazione esprime come proiezione dell’attività del Prof. Mandelli e dei suoi collaboratori e volontari.
Saluti.
Roma, 10.07.2012
                                                                                                 Avv. Ezio Bonanni
                                                                                                                                                                          Presidente Osservatorio Nazionale Amianto




Resoconto dattiloscritto dell’intervento dell’Avv. Ezio Bonanni all’incontro di studio del giorno 09.07.2012 presso l’Istituto Comprensivo “Leonardo Da Vinci” in San Felice Circeo

Ringrazio le associazioni per avere organizzato questo meraviglioso incontro di studio, e dopo aver ascoltato l’intervento del Prof. Franco Mandelli ritengo che null’altro possa essere aggiunto al tema del rischio morbigeno legato all’esposizione all’amianto perché è emerso che oltre alle classiche patologie cosiddette asbesto correlate (mesotelioma, tumore al polmone, tumori delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale, asbestosi, etc.) le fibre di asbesto determinano l’insorgenza anche di altre patologie tra le quali le leucemie, i linfomi e i mielomi.
L’intervento del Prof. Franco Mandelli è stato emozionante ed entusiasmante per la passione personale, morale e intellettuale, scientifica e professionale, che egli ha dedicato e dedica alla lotta contro il cancro, per la salute dei cittadini, e in definitiva per un mondo migliore.
Nel suo libro “Ho sognato un mondo senza cancro”, che io ebbi occasione di leggere nell’immediatezza della pubblicazione, ho tratto linfa vitale e motivo ispiratore del mio pensiero e della mia azione, come professionista e come presidente dell’O.N.A..
Il libro racconta, propone, anzi ripropone, la lotta personale del Prof. Mandelli per sconfiggere il cancro e salvare vite umane, che è la sintesi dell’essenza stessa della società, o di quello che dovrebbe essere l’essenza della società, come sintesi dell’essenza di ogni individuo, nel quale si può specchiare l’essenza stessa di tutto il genere umano, della lotta del bene per sconfiggere il male, della verità contro la menzogna, della giustizia contro l’ingiustizia.
La sede di profitto ha imposto sacrifici umani: l’uso dell’amianto, di cui si conosceva da oltre un secolo il danno che fosse capace di provocare alla salute e all’ambiente, rispondeva ad esigenze di arricchimenti, in una strada lastricata di tragedie e di lutti, e con costi altissimi non soltanto morali e sociali, ma anche economici per le cure, per le bonifiche, per le prestazioni previdenziali e assistenziali (oltre a una strage silenziosa di migliaia di cittadini e lavoratori).
Molti associati mi hanno pregato di trasmettere il vivo segno di ringraziamento al Prof. Franco Mandelli per l’attività che egli ha svolto e che svolge, anche per molti che sono iscritti all’associazione O.N.A., dovendo precisare che tra coloro che sono stati esposti all’amianto c’è una altissima, quanto sospetta incidenza, di leucemie, mielomi e linfomi, che rendono plausibile (se non empiricamente dimostrato) quanto già scientificamente  affermato nella pubblicazione “Patologie ambientali e lavorative” edito da Minerva Medica e che ho scritto con il Prof. Giancarlo Ugazio, patologo generale dell’Università di Torino, il quale ha condotto lunghe ricerche in materia, apprezzate anche negli Stati Uniti d’America, in diversi nostri interventi, l’ultimo dei quali presso la Facoltà di Medicina della Columbia University di New York
Auspichiamo che il Prof. Franco Mandelli  la cui relazione è stata entusiasmante anche per la puntigliosa e precisa puntualizzazione delle fonti scientifiche in ordine al nesso causale tra l’esposizione all’amianto e l’insorgenza di leucemie, linfomi e mielomi, spiegata in modo semplice e comprensibile a tutto l’uditorio, possa autorizzare la pubblicazione del suo intervento nel nostro sito internet e la diffusione a tutti gli associati oltre che alla diffusione a tutti i componenti del nostro comitato tecnico scientifico nazionale.
Il Prof. Mandelli nella sua relazione ha precisato la necessità di una diagnosi precoce e dunque di una prevenzione secondaria, tale da permettere un intervento tempestivo, io vorrei andare oltre, e sottolineare e chiedere con forza e trovare una convergenza di iniziative con l’A.I.L., l’abolizione dei limiti di soglia e l’obbligo della bonifica dell’amianto e degli altri cancerogeni e patogeni dai luoghi di lavoro e di vita, perché soltanto con la loro rimozione e quindi con la non inalazione e/o non esposizione si può realizzare massimamente il precetto costituzionale di tutela della salute come diritto soggettivo e interesse della collettività, e perché il concetto di limite di soglia non tiene conto del fatto che comunque il cancerogeno è dannoso per l’uomo, e perché, specialmente per quanto riguarda l’amianto, non ci sono soglie sotto la quale non c’è rischio, e soprattutto perché  per chi è suscettibile, e per chi si trova in particolari condizioni enzimatiche, può bastare anche una minima dose per innescare il processo cancerogeno.
Inoltre, non si tiene adeguato conto del sinergismo e del potenziamento che i cancerogeni inducono, se non altro per l’esaurimento degli enzimi riparatori e/o per il successivo intervento del sistema immunitario.
Classico è l’esempio del fumo e dell’esposizione all’amianto che moltiplica enormemente il rischio, fino a 50/60 volte, mentre invece ognuno dei singoli cancerogeni, isolatamente, lo aumenta da 12 a 15.
Il Prof. Mandelli ha rievocato storie incredibili, e ci ha entusiasmato con la sua visione positiva e la sua proiezione al futuro e mi piace ricordare R. P. malato di mesotelioma in Treiste, all’età di 40 anni e con figli piccoli, il quale essendo venuto a conoscenza del suo grave stato di salute e della prognosi infausta, ha deciso di lottare contro il tumore, contro la bestia che cercava di strappargli la vita, ed è vissuto fino a 43 anni, venendo a mancare nell’estate del 2008: la sua forte determinazione gli ha permesso di vivere 3 anni e 8 mesi dalla diagnosi e questo dimostra che l’aspetto psicologico è fondamentale e attiva le difese immunitarie, ecco perché come Osservatorio Nazionale Amianto assecondiamo la lotta per la vita, contro la morte, sempre con la speranza per la vita terrena e per la vita eterna.
Al centro della nostra azione c’è l’uomo, la dignità della persona umana, e la capacità di vedere nell’altro un nostro fratello, e concepiamo il diritto come ispirato dai valori millenari della cultura giudaico-cristiana che debbono ispirare il legislatore e l’interprete, ecco perché chiediamo con forza l’affermazione della prevenzione primaria, attraverso l’abolizione e rimozione di tutti i cancerogeni, del rischio zero, per tutelare l’ambiente e la salute prima della malattia e contro la malattia.
Il Santo Padre Benedetto XVI° il 27.04.2011 ci ha esortato ad andare avanti nella nostra attività di tutela dell’ambiente e della nostra salute e speriamo di poter avere l’indispensabile sostegno del Prof. Franco Mandelli, sia come uomo che come scienziato, per debellare oltre alle leucemie, ai linfomi e ai mielomi anche ogni altro tumore, ponendoci noi stessi, a nostra volta, anche come portatori di quegli ideali di cui prima abbiamo enucleato l’essenza e che condividiamo e che costituiscono la ragione d’essere anche della nostra associazione.


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